Perla entrò a far parte della nostra famiglia quattro anni fa. Mia figlia, allora quindicenne, fu rapita dalla gatta Scottish Fold che la sua cantante preferita postava su Instagram.
Venimmo, così, a conoscenza di questa razza dolcissima, gatti-orsetti tutti da coccolare… ed ecco che, alla nostra gatta Memole Blu, si aggiunse Perla. Purtroppo, all’epoca sapevamo poco dei difetti genetici che affliggono questi gatti se non si eseguono incroci scrupolosi.
Perla, crescendo, cominciò ad avere problemi alle articolazioni, lacrimazione frequente e respiro rumoroso. Dovevamo aiutarla in qualche modo, senza sottoporla a visite stressanti, essendo lei una micetta estremamente agitata e paurosa con gli estranei e tanto meno propensa ad interventi invasivi.
Decisi, quindi, di provare l’omeopatia. I gatti non sanno di essere sottoposti a terapia, dunque l’effetto placebo di cui parlano i detrattori di questo metodo di cura, con gli animali non si pone. E i risultati sono straordinari, occorre solo perseverare.
Perla fa dei cicli con Bryonia Alba, una pianta rampicante velenosa di cui si utilizza la tintura della radice fresca, diluita e dinamizzata.
Mi sono trovata bene con le gocce senza alcool che le propongo mescolate al cibo o, ancora meglio, disciolte in acqua minerale naturale direttamente nella ciotola in cui beve.
I rumori espiratori sono notevolmente migliorati così come è aumentata la predisposizione al movimento e al gioco.
In molti casi l’omeopatia in veterinaria è davvero preziosa, tanto che anche Memole, ormai vecchietta, fa ricorso alla Nux Vomica come aiuto per la gastrite; rimedio utile anche per i boli di pelo difficili da espellere.
Se poi, a tutto questo, uniamo l’amore profondo che ci lega ai nostri animali, possiamo essere certi di donare loro una qualità di vita migliore possibile.
Tata Antonella (LCDS Roma)