Tata Lorella ricorda Vasco di Veronica e Bruno

Non eri solo un cane, Vasco.
Certo, eri un cane, sia chiaro.
Ma non ti limitavi ad essere “solo” un cane, come alcuni potrebbero pensare.
Eri inclusione, accettazione, amore, entusiasmo, pazienza.
Eri occhi da marpione, profilo da mezzobusto televisivo, camminata a volte dinoccolata, altre volte agile e scattante.
Eri sguardi innamorati, coda che si muoveva velocissima anche se stavi fermo, ed eri zampate per intimare di non fermarsi mentre ti si facevano le coccole, eri servirti e riverirti come un Lord.
Amarti era naturale come respirare: non si poteva fare diversamente.
Conquistavi con la tua allegria, con il tuo pretendere e dare amore. Dare sempre amore, nonostante tutto.
Ti ho conosciuto dal primo giorno (o giù di lì) del tuo arrivo a casa di Veronica e Bruno e dal primo momento c’è stato un qualcosa che mi ha portato verso di te, trovatello approdato a casa, entusiasta di tutto, riconoscente con le persone e a proprio agio con Nando, l’altro cane di casa.
Eri gioia, allegria, sorrisi, energia pura!
Ho avuto la fortuna di viverti in tutti questi anni, ho avuto il privilegio di essere una delle zie a cui volevi bene. Le tue feste quando mi vedevi arrivare a casa, non le dimenticherò mai: erano momenti di felicità commoventi, proprio la mia stessa felicità nel rivederti ogni volta.
Vasco, lasci un vuoto immenso anche in chi, come me, ti ha conosciuto e amato indirettamente.
Non dimenticherò quella settimana insieme a dormire sul lettone, guardare la tv e fare una marea di selfie.
Se ti avanza tempo e vuoi farti un giro nei miei sogni sei il benvenuto: ti accoglierò con i premietti e con il cellulare già impostato sul selfie.

Lorella

(💔 06/08/2024)

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