Cane e gatto possono essere aggrediti da diversi parassiti esterni, tra cui le pulci e le zecche.
Oltre al disturbo che la loro presenza sulla cute può provocare, è importante ricordare che possono essere veicolo di malattie, talvolta gravi.
Una corretta profilassi antiparassitaria è quindi raccomandata ad ogni età.
È compito del Medico veterinario scegliere i prodotti migliori e più adatti in relazione all’ambiente in cui ogni animale vive, allo stile di vita che conduce e di conseguenza ai rischi a cui è esposto.
Le pulci: cosa sono, cosa fanno e come eliminarle ed evitarle in cane e gatto
Le pulci sono parassiti molto comuni, presenti tutto l’anno e che si sono adattate perfettamente anche alla vita negli spazi domestici.
Dobbiamo distinguere le forme immature (uova, larve e pupe) che si trovano nell’ambiente e rappresentano circa il 95% dell’intera popolazione e le pulci adulte che sono le uniche a poter essere viste a occhio nudo sul cane e sul gatto.
La vita delle pulci
La vita di questi insetti passa quindi attraverso quattro stadi di sviluppo.
Nelle uova, deposte dalle pulci adulte, si sviluppano le larve.
Dopo la schiusa le larve sopravvivono grazie all’ingestione delle feci delle pulci adulte e di altre sostanze organiche.
Le larve maturano poi in pupe, che soggiornano nell’ambiente fino alla trasformazione in adulti.
Le pulci compiono il pasto di sangue salendo sul cane e sul gatto, si riproducono e depongono le uova che cadranno a terra, dando inizio così ad un nuovo ciclo.
Ogni ciclo, in condizioni ideali, dura circa 2-3 settimane.
Come accorgersi della presenza delle pulci in cane o gatto
La presenza di pulci può essere diagnosticata tramite l’osservazione diretta del parassita o delle sue deiezioni sul cane e sul gatto.
Le pulci sono insetti neri di pochi millimetri, senza ali, ma capaci di saltare.
Le feci delle pulci sono costituite da sangue digerito e sono riconoscibili come granelli nerastri che, se posti a contatto con uno panno cucina bagnato, lo tingono di rosso scuro.
Cosa provocano le pulci
Le pulci possono essere causa di allergia nei nostri animali e possono trasmettere varie malattie.
L’allergia alla saliva delle pulci è molto comune. Si manifesta con prurito, spesso improvviso e intenso, a carico della groppa, delle cosce e della base della coda nel cane e dermatite miliare localizzata all’area dorsale lombo-sacrale, cosce, addome e fianchi nel gatto.
Le pulci possono trasmettere varie malattie tra le quali la bartonellosi (causa della cosiddetta malattia da graffio) e la tenia, un parassita intestinale.
Come eliminare ed evitare le pulci in cane e gatto
La profilassi antipulci andrebbe fatta quindi con grande attenzione tutto l’anno sia negli animali che conducono una vita all’aperto, sia in quelli che vivono in casa.
Bisogna porre attenzione anche all’ambiente, alle cucce, ai luoghi dove i nostri animali sono abituati a dormire e sostare.
L’uso abituale dell’aspirapolvere, il lavaggio delle superfici e l’esposizione di cucce, coperte e tappeti alla luce diretta del sole sono tutte misure facilmente attuabili per controllare la presenza di eventuali parassiti in casa.
Esistono in commercio tantissimi antiparassitari con caratteristiche molto differenti e che non sono equivalenti.
È quindi importante chiedere consiglio al proprio Medico veterinario e non avventurarsi in autonomia nell’acquisto di prodotti antipulci.
Le zecche: cosa sono, cosa fanno e come eliminarle ed evitarle in cane e gatto
Le zecche sono parassiti molto comuni e ubiquitari. Anch’esse, come le pulci, hanno 4 stadi di vita (uova, larve, pupe e adulti).
Per le zecche è però fondamentale il pasto di sangue per poter passare da uno stadio all’altro.
Purtroppo le zecche sono animali molto resistenti e possono sopravvivere per moltissimo tempo anche senza nutrirsi in attesa di un ospite.
La vita delle zecche
Gran parte del loro ciclo è trascorso nell’ambiente e i luoghi a maggior rischio di contaminazione sono i prati, specialmente con erba alta o mucchi di foglie, i cespugli, le cataste di legna e i boschi, seppur possano sopravvivere anche in ambiente domestico in luoghi riparati.
Le uova vengono deposte in grandi quantità, centinaia fino a migliaia, dalle zecche femmine adulte.
Solitamente la deposizione avviene in luoghi ricchi di vegetazione. Qui le uova rimangono per circa un paio di settimane dopo di che schiudono, liberando le larve.
Le larve evolveranno poi in ninfe e infine in adulti. Le femmine sono quelle che rimangono più a lungo sull’ospite (cane, gatto, uomo) facendo più pasti di sangue.
Potendo aumentare il loro volume più di 100 volte, provocano importanti perdite di sangue in animali gravemente infestati.
Le stagioni a maggior rischio sono la primavera e la tarda estate fino ad autunno inoltrato, ma non sono infrequenti ritrovamenti anche nelle altre stagioni.
Cosa provocano le zecche
Le zecche possono trasferire durante il pasto di sangue attraverso la saliva degli agenti patogeni cause di gravi malattie, che in alcuni casi possono portare anche a morte (ad esempio l’ehrlichiosi, la babebiosi o piroplasmosi e la malattia di Lyme).
Come accorgersi della presenza delle zecche in cane o gatto
Riconoscere le zecche non è particolarmente difficile, soprattutto dopo un pasto di sangue, quando aumentano notevolmente le loro dimensioni diventando quindi ben visibili.
Le dimensioni possono variare quindi da pochi millimetri a qualche centimetro.
L’aspetto iniziale è quello di una testa di spillo di colore variabile tra il grigio scuro e il marrone.
Ricordatevi che quello che vedete è in realtà solo il corpo della zecca, perché la testa con il suo apparato buccale è solitamente conficcata nella pelle.
Per controllare che il proprio animale non abbia zecche sul corpo è necessario tastare con cura la pelle.
Le zone dove più facilmente possiamo riscontrare questi parassiti sono in prossimità di orecchie, occhi, coda, collo, ventre e zampe.
Qualora con le dita si noti la presenza di qualcosa di sospetto, è fondamentale spostare il pelo, bagnarlo o accorciarlo per accertarsi della presenza della zecca.
Può far sorridere, ma non è infrequente che noduli cutanei o capezzoli pigmentati vengano scambiati per zecche con maldestri tentativi di rimozione che possono causare dolore o ferite al cane o al gatto.
Come eliminare una zecca presente su cane o gatto
Se la zecca è effettivamente in sede è necessario afferrarla preferibilmente con una pinzetta a punte piatte e non con le dita per evitare di essere morsi.
Bisogna poi effettuare una rotazione continua con una leggera trazione per allentare la presa della zecca sulla cute.
Tenete a mente che il parassita produce una sostanza adesiva simile al cemento per garantirsi un ancoraggio ottimale all’ospite.
È importante quindi non strappare la zecca rischiando così di lasciare la testa infissa nella cute con la possibilità di creare infezione.
Altra cosa da ricordare è che tentativi di “soffocare” la zecca con olio o alcool possono determinare un maggior rigurgito di saliva e sangue nell’ospite con aumento del rischio di trasferimento di malattie.
Una volta rimossa la zecca non va schiacciata per evitare un eventuale spargimento di uova, ma va gettata in alcool e buttata.
Come evitare le zecche in cane e gatto
Anche in questo caso la scelta di un antiparassitario con azione repellente e in grado di uccidere le zecche nel più breve tempo possibile (idealmente prima che compiano il pasto di sangue) deve essere decisa insieme al proprio Medico veterinario.